
Dal 8 al 27 novembre 2011 presso il Liceo delle Scienze Umane e della Comunicazione "Immacolata" di Cesena è stata allestita la mostra “Vincent Van Gogh: il mendicante di stelle”, tratta da “Van Gogh: un grande fuoco nel cuore” del Prof. Roberto Filippetti.
Ai 30 pannelli fotografici ad alta risoluzione creati da ITACA sotto la supervisione dello stesso Filippetti, sono state affiancate novità scenografiche, teatrali e laboratoriali.
L’iniziativa rientrava fra i numerosi progetti formativi dell’Istituto, volti, oltre che ad un approfondimento delle principali tematiche previste nei programmi scolastici, a dare ai propri studenti strumenti efficaci per comprendere meglio la realtà che li circonda e viverla da protagonisti. Sono stati infatti gli studenti stessi ad impegnarsi su più fronti: dall'allestimento alla guida delle visite, fino alla conduzione dei laboratori didattici dedicati alle scolaresche e ai gruppi parrocchiali che hanno partecipato.
Si è trattato di tre differenti laboratori che hanno fatto entrare il visitatore nel mondo di Van Gogh da più angolature:
"L'infinito negli occhi" - Laboratorio fotografico in cui i visitatori sono potuti diventare protagonisti dei quadri di Van Gogh, attraverso la ricostruzione dei costumi e degli sfondi dei suoi stessi dipinti. Alcuni di questi laboratori sono stati curati dal fotografo cesenate Gianmaria Zanotti. Al termine dell'esperienza, i visitatori hanno poi ricevuto in formato digitale una copia delle loro fotografie.
"I cieli di Van Gogh" - Laboratorio scientifico in cui i visitatori hanno potuto approfondire dal punto di vista matematico e scientifico le spirali e le costellazioni presenti nei quadri del pittore olandese attraverso strumenti matematici costruiti dagli stessi studenti del Liceo.
"Il giallo di Van Gogh" - Laboratorio di pittura in cui i visitatori, muniti di pennello e tavolozza, hanno potuto sperimentare la tecnica pittorica dell'artista, riproducendone alcune delle più celebri tele. Al termine del laboratorio, i partecipanti hanno poi potuto ritirare il lavoro eseguito.
L'originalità della mostra non è consistita solo nei laboratori didattici che l'hanno corredata, ma anche in alcune speciali scelte scenografiche e teatrali messe in atto all'interno della stessa visita guidata, come ad esempio:
La ricostruzione della celebre camera di Van Gogh ad Arles, in cui uno studente - nell'insolita veste d'investigatore dei R.I.S. - illustrava ai visitatori la stanza, invitandoli a soffermarsi su dettagli capaci di rivelare interessanti aspetti della personalità del pittore.
Il dialogo tra la sedia di Van Gogh e quella di Gauguin, che ha permesso di confrontare la posizione dei due artisti in un momento delicato della loro amicizia.
La presenza del fratello Theo, che accompagnava i visitatori nella mostra, affiancando le guide e intervenendo con aneddoti personali o attraverso la lettura di epistole dell'artista, così da rivelare particolari aspetti di vita vissuta celati dietro alcune delle più famose tele.
Il valore della mostra non si è però esaurito nelle settimane di esposizione; qualche tempo dopo agli studenti delle classi IV è stato chiesto di scrivere un tema personale dal titolo:
Descrivi te stesso, soffermandoti in particolare sui tuoi sogni e sulle tue paure.Il loro guardarsi dentro ha evidenziato che
"il grande fuoco nel cuore" di Van Gogh è in realtà un grande fuoco che hanno nel cuore tutti gli uomini, anche degli studenti di 18 anni, inconsapevoli mendicanti di stelle.
Nella riflessione conclusiva che il dirigente scolastico, prof.ssa Regina Di Attanasio, ha voluto rivolgere a studenti e docenti, traspare il senso profondo di tutta
L'esperienza vissuta