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                       IL MENDICANTE DI STELLE
Van Gogh approda al Liceo “Immacolata” di Cesena Laboratorio fotografico
L'infinito negli occhi
Laboratorio scientifico
I cieli di Van Gogh
Laboratorio di pittura
Il giallo di Van Gogh
Ricostruzione della camera di Van Gogh ad Arles
La camera di Arles
Dialogo tra la sedia di Van Gogh e quella di Gauguin
Dialogo tra sedie
La presenza del fratello Theo
Il fratello Theo



Gli studenti si guardano dentro
Riflessione conclusiva del dirigente scolastico
L'esperienza vissuta
 Logo del liceo

Descrivi te stesso, soffermandoti in particolare sui tuoi sogni e sulle tue paure

E' il titolo di un elaborato che ho fatto svolgere ai miei studenti delle quarte; il loro guardarsi dentro ha evidenziato che "il grande fuoco nel cuore" di Van Gogh è in realtà un grande fuoco che hanno nel cuore tutti gli uomini e, spesso inconsapevolmente, anche degli studenti di 18 anni, che si trovano così a riscoprirsi mendicanti di stelle.

Dopo averli letti e corretti (non giudicati né valutati, dato che non credo si possano giudicare i sogni e le paure altrui), ho estratto delle frasi che mi avevano particolarmente colpito e per me è stato inevitabile accostarle a delle frasi di Van Gogh, che rimandano alle stesse grandi domande e agli stessi fondamentali bisogni dell'uomo.

Nel "resoconto", che poi ho dato loro, ho inserito l'autoritratto da pittore di van Gogh, quello con gli ochhi arrossati, perché anche per loro è stato molto difficile scrutarsi e dialogare a tu per tu con loro stessi ... la medesima fatica non tanto di autoritrarsi, quanto piuttosto di guardarsi dentro.


“Forse la mia più grande paura è quella di essere felice: non sopporterei di non sapere cosa potrebbe accadere, chi potrebbe arrivare nella mia vita, ho sempre bisogno di certezze, di concretezza, semplicemente avrei voglia di stare bene, questo è il sogno di una vita.”

“Sono un ragazzo solare, raramente faccio trasparire tristezza dal mio volto e sono sempre sorridente, anche se ultimamente incomincio a pensare che non sia sempre un bene, anzi, spesso vorrei non esserlo, ma è più forte di me.”

“Siamo tanto attaccati a questa vecchia vita perché accanto ai momenti di tristezza, abbiamo anche momenti di gioia in cui anima e cuore esultano – come l'allodola che non può fare a meno di cantare al mattino, anche se l'anima talvolta trema in noi, piena di timori.” (V. Van Gogh)


“… mi sono accorto che la quantità dei miei sogni non superava quella delle mie paure: la paura di non raggiungere l’indipendenza, la paura che tutto quello in cui ho creduto fino adesso sia solo fumo e cenere, la paura di rimanere in basso e la paura, forse la più grande, di rimanere un Signor nessuno […] che alla fine non lascerà niente di sé, niente di quello che è stato, niente di ciò che ha sentito o provato, niente del suo cammino …”

“… un’infinità di domande che mi rimbombano in testa e spesso prende sopravvento la paura. La paura di non sapere come potere agire ad alcune situazioni che la vita potrebbe pormi, paura di non conoscermi fino in fondo …”

“A che sarei utile, a che potrei servire? C'è qualcosa dentro di me, ma cos'è?” (V. Van Gogh)


“Mi guardo intorno e vedo un mondo dove chi ha i sogni è lasciato indietro, non considerato […]. Torno a guardarmi attorno e vedo stanchezza, depressione e occhi vuoti, ma ben chiusi ai sogni, che non si illuminano più a niente e io ho paura che stia diventando una persona con quegli occhi.”

“Preferisco dipingere gli occhi degli uomini che le cattedrali, perché negli occhi degli uomini c'è qualcosa che non c'è nelle cattedrali.” (V. Van Gogh)


“Vorrei passare una vita modesta, avere una bella casa, una macchina e una donna con cui passare la mia vita e con la quale fare dei figli. In fin dei conti non chiedo troppo dalla vita … La mia paura più grande è quella di sentirmi solo …”

“… una delle mia paure è quella di essere giudicato e cerco quindi di uniformarmi alla massa, nascondendo ciò che realmente sono.”

“Caro Theo, ti scrivo per dirti quanto ti sono grato della tua visita. Quando ti ho rivisto e ho preso a camminare con te, ho avuto una sensazione che da tempo non provavo più, come se la vita fosse qualcosa di buono e prezioso da tener caro. Mi sono sentito più vivo e più allegro di quanto non mi sia sentito da molto tempo, poiché man mano la vita è diventata per me meno importante, meno preziosa e quasi indifferente. Almeno, così credevo. Quando si vive con gli altri e si è uniti a loro da un affetto sincero, si è consapevoli di avere una ragione di vita e non ci si sente più del tutto inutili e superflui: abbiamo bisogno l’uno dell’altro per compiere lo stesso cammino come compagni di viaggio, ma la stima che abbiamo di noi stessi dipende molto anche dai nostri rapporti col prossimo.” (V. Van Gogh)


“Sinceramente morire mi spaventa meno che una vita vuota; […] riempire la propria vita di attimi vissuti al massimo per non odiarla, dare un senso a qualsiasi cosa si faccia. […] Potrei riassumere la mia realtà con una frase che sento mia più di ogni altra: “Vivo non sopravvivo”

“… credo nel vero amore e ne faccio esperienza ogni giorno. Sono certo del fatto che le cose vadano conquistate e progettate ogni giorno, costruendo relazioni non superficiali, ma caratterizzate dall’impegno.”

“Mi sentivo ancora raggelato fin nel profondo dell’anima […] e non volevo rimanerne stordito. Vorrei essere con una donna, mi dissi; non posso vivere senza amore, senza una donna. Non potrei apprezzare la vita se non ci fosse in essa qualcosa d’infinito, di profondo, di reale.” (V. Van Gogh)


“Molti uomini e ragazzi lasciano che la paura abbia il sopravvento sui propri sogni, facendo così in modo di abbandonarli per sempre. Il mio consiglio è quello di lottare sempre in ciò che si crede o in quello che si vuole realizzare, di non smettere neanche per un secondo di pensare che è la cosa giusta da fare o se si riuscirà a realizzare ciò che si vuole. Se un sogno è difficile da realizzare, allora vuol dire che è quello giusto.”

“A diciassette anni sono solo un ragazzino con grandi progetti e credo che sia giusto così, ma anche se devo vivere ancora gran parte della mia vita, sto capendo che l’esistenza è un cammino duro, paragonabile ad una lunga corsa ad ostacoli e se non si salta un ostacolo, devi sforzarti e provarci di nuovo, fino a quando non ti riesce di saltarlo.”

“Che cosa sarebbe la vita se non avessimo il coraggio di fare tentativi?” (V. Van Gogh)


“… il desiderio più grande che ho è quello di cambiare il mondo. Ci sono troppe cose che non mi piacciono. La cosa più terribile in assoluto è la passività assoluta con cui si vive oggi …”

“Per agire nel mondo, occorre morire a se stessi. L'uomo non sta sulla terra solo per essere felice, neppure per essere semplicemente onesto. Vi si trova per realizzare grandi cose per la società, per raggiungere la nobiltà d'animo e andare oltre la volgarità in cui si trascina l'esistenza di quasi tutti gli individui.” (V. Van Gogh)


“Ho paura di non riuscire ad allontanare da me tutto ciò che mi fa stare bene ma allo stesso tempo anche male, di non riuscire ad arrivare a un momento nella mia vita in cui io mi piaccia veramente e sia orgogliosa di ciò che sto facendo e ciò che sono. […] E’ bello avere ancora dei sogni in cui credere e sperare, perché quand’è la fine sono la sola cosa che mi danno la forza ogni mattina di alzarmi dal letto e vivermi un giorno migliore.”

“Dov’è quella persona che fino ad un anno fa diceva: «Non so cosa voglio fare da grande, perché voglio fare tutto»? Forse me la sono persa lungo la strada. O semplicemente la evito perché è più conveniente non rimanere delusi. […] Proprio perché mi mancano delle certezze, tendo ad indossare una maschera, un modo per autoconvincermi di evitare la sofferenza. In realtà desidero nutrirmi delle cose belle della vita.”

“La mia più grande paura è quella di rimanere solo un giorno […]; poi temo di non riuscire a esaudire tutti i miei desideri e di scoprire che dopo questa vita non c’è nulla […]; infatti passo le giornate intere a domandarmi incessantemente cosa ci faccio qui e se c’è un disegno più grande dietro questo “gioco” chiamato vita; sarebbe forse questa la paura più grande; scoprire, alla fine, che tutto ciò in cui ho creduto costantemente fino in fondo sia falso e che noi uomini ci troviamo qui solo per caso”.

"Per quanto mi riguarda, nulla so con certezza, ma la vista delle stelle mi fa sognar." (V. Van Gogh)


“Il mio desiderio più grande è quello di diventare famoso, ma non per i soldi: voglio diventare un esempio per tutti i giovani del mondo, essere ricordato. Sai, lettore … io temo la morte in un modo inimmaginabile. Non perché non ci sarò più e perderò tutto, ma perché ho paura di non essere nei ricordi […] e sai perché? Perché nei ricordi io sarò eterno. Nei ricordi di una persona uno vive per sempre. Non può morire nessuno nella mente di una persona, perché il ricordo c’è sempre. Quello è divenire immortali. E io desidero quell’eternità, oltre che raggiungere il cielo per completare e riempire il vuoto in me.”

“Ah, mio caro fratello, a volte so talmente bene quello che voglio. Perciò nella vita e nella pittura posso benissimo fare a meno del buon Dio, ma non posso, nella mia sofferenza, fare a meno di qualcosa di più grande di me e che è la mia vita: la potenza di creare. Che se, frustrato fisicamente da questa potenza, uno cerca di creare pensieri invece di figli, resta ancora nell'umanità, nonostante tutto. In un quadro io vorrei dire qualcosa di consolante come una musica. Vorrei dipingere degli uomini o delle donne con un non so che di eterno” (V. Van Gogh)


“… mi piacerebbe aprirmi di più agli altri, senza timore di essere deriso o giudicato male per le mie idee. Desidererei tenere sotto controllo, dato questo stato di cose tutte quelle persone che feriscono gli altri nel corpo e nell’anima.”

“Molto spesso sono in conflitto con me stesso, fra l’idea di come sono e quella di come vorrei essere. Prima delle superiori ero un’altra persona […]. Vorrei tornare ad essere quello che ero, ma mi riesce estremamente difficile … queste esperienze mi hanno cambiato e sono come cicatrici che non spariscono, perché il ricordo rimane, ma mi hanno reso più forte e saggio … quindi le considero un vero valore che mi rende più ricco di altri.”

“Bisogna aver sempre presente la meta da raggiungere e che la vittoria ottenuta dopo un'intera vita di laboriosa fatica vale più di un facile successo. Chiunque viva sinceramente e affronti senza piegarsi dolori e delusioni è assai più degno di chi ha sempre avuto il vento favorevole, non conoscendo altro che una relativa prosperità.” (V. Van Gogh)


“Vorrei trovare un lavoro soddisfacente, che non sia opprimente, che coinvolgesse una mia passione. Purtroppo una delle mie più grandi paure è proprio legata a questo sogno: e se mi ritrovassi, un giorno, laureata, ma con un lavoro che non c’entra niente con la mia laurea e che non mi piace? […] … vorrà dire che mi sono accontentata, che ho gettato la spugna, che ho scelto la strada più facile.”

“Che cosa è il disegno?....
È lavorare attraverso una muraglia invisibile in ferro che sembra sorgere tra quanto si sente e quanto uno sa fare.
Come attraversare quel muro?
Bisogna minare subdolamente il muro, scavandovi sotto lentamente e pazientemente, a parer mio....
Le cose grandi non sono incidentali, devono essere opera della volontà” (V. Van Gogh)



“… ho anche tantissima paura di morire. La morte mi ha sempre spaventato, perché mi sono sempre chiesto: «Cosa c’è quando moriamo?» «E se non c’è quello che tutti credono che ci sia?» «La vita sulla terra va avanti, magari l’uomo arriverà a scrivere la data 3.000, poi la terra svanirà, poi svaniranno il sole e l’universo e io dove sarò? Dove andrò a finire?»”

“Un altro mio sogno è quello di diventare in qualche modo famoso nel futuro; mi piace molto la notorietà infatti. Insieme ai sogni ci sono però anche le paure di non arrivare, di rimanere con niente, […] di non diventare nessuno […], di fermarsi a un livello mediocre, a cui nessuno si interesserà di te. Un’altra paura è quella di rimanere solo …”

“È come avere un gran fuoco nella propria anima e nessuno viene mai a scaldarvisi, e i passanti non scorgono che un po' di fumo, in alto, fuori del camino e poi se ne vanno per la loro strada.” (V. Van Gogh)


“Se penso al mio futuro, non voglio illudermi che possano esistere una famiglia, una casa e un lavoro perfetti, spero soltanto di essere felice per l’affetto dei miei cari, di non veder mai scomparire intorno a me tutto ciò che amo, tutto ciò in cui credo, perché si può avere ogni comfort e ogni bene materiale desiderato, ma da soli … con chi li puoi condividere? A cosa serve fare progetti, pensare in grande, se poi la vita da un momento all’altro presenta delle situazioni impreviste che sconvolgono il mondo che si era immaginato?”

“… non mi sento mai all’altezza di niente, e quindi voglio dimostrare a me stesso che non è vero, sbaglio e torno al punto di partenza.”

“Se varrò qualcosa più in là, la valgo anche adesso, perché il grano è grano, anche se i cittadini all'inizio lo scambiavano per erba.” (V. Van Gogh)


“La mia paura principale è invece quella di cambiare, di non ridere più e di non far ridere gli altri, di abbandonare la mia vita spensierata e di crescere, […] di perdere gran parte dei miei amici …”

“Per prima cosa desidererei trovare una persona, la quale possa darmi delle risposte e spiegare i miei contorti pensieri che in questo periodo mi stanno tempestando la mente. Inoltre desidererei trovare dopo gli studi un lavoro appagante; sono disposto a dare il duecento per cento, ma mi piacerebbe avere quella splendida sensazione che si ha quando si sente di aver fatto ciò che si ama al massimo delle proprie capacità. […] Credo come Vincent di avere in questo momento il bisogno di una figura che mi stia accanto e che mi trasmetta un po’ di affetto”.

“A momenti, come le onde disperate si infrangono sulle scogliere indifferenti, un desiderio tumultuoso di abbracciare qualcosa.” (V. Van Gogh)


“Ogni ragazzo dentro di sé custodisce un sogno, anche inconsapevolmente. Anche io ho un sogno, ma non ho ancora capito quale sia, d’istinto mi vengono in mente cose banali. Forse questa incapacità di ricercare il mio sogno è data dalla paura verso il futuro e dall’insicurezza che vedo in lui. Un’altra paura che ho […] è la morte […]. Il più delle volte m’immagino il mondo senza di me, e noto con dispiacere e tristezza che non cambierebbe nulla, forse avrei quella mezza giornata di gloria. Sia chiaro, non voglio cambiare il mondo e alla mia morte essere ricordato nei libri di storia, ma vorrei vivere per segnare la vita di qualche persona nel bene, allora morirei contento.”

"Sono convinto che non ci sia nulla di più profondamente artistico che amare il prossimo."
(V. Van Gogh)



… SIAMO TUTTI MENDICANTI DI STELLE NEL PROFONDO
Sara Paolucci e gli studenti di IV A e B






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